venerdì 6 febbraio 2015


Gazzetta Torino

5 Febbraio 2015


Nelle teche di Palazzo Madama l'Esistenza di porcellana di Matilde Domestico


Candide, friabili, nivee, inspiegabilmente fatte di carta sono le tazze che dormono sotto teca, come principesse toccate da malefici incantesimi. Nel mutamento di materiale, ma non di forma e funzione, c’è tutta la perizia metafisica che Matilde Domestico impiega in quest’opera dal titolo “Esistenza di Porcellana”, ospitata a Palazzo Madama in occasione della mostra: Il Mondo in una tazza; Storie di porcellana.
L’installazione dell’artista rievoca il mondo della poetessa americana Emily Dickinson, la sua esistenza, il suo ritiro nella casa scrigno, la carta, le parole. Per esibire quella ferita sottile e splendente che è la poesia, le tazze di carta sono percorse da sottili graffi metallici, come impunturate di parole evocative che riportano in superficie alcuni versi della Dickinson. 
                         
Immobili e segrete, abituate a contenere senza concedere mai una stilla del proprio sapore, concedono di accarezzare la loro pelle levigata senza rivelare nulla delle paste segrete e dei colori con cui sono state fatte. Le porcellane hanno sempre posseduto un valore socialmente rappresentativo, legate indissolubilmente all’introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall’Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama la sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l’evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca.
L’esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di “Fascino e splendore della porcellana di Torino mostra curata da Andreina d’Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione Accorsi-Ometto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama . http://www.palazzomadamatorino.it/mostra.php?id_evento=253
Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. 

                          


http://www.gazzettatorino.it/nelle-teche-di-palazzo-madama-lesistenza-di-porcellana-di-matilde-domestico/


Author: Edmondo Bertaina


mercoledì 4 febbraio 2015

IL MONDO IN UNA TAZZA 
Storie di porcellana 

mostra a cura di Cristina Maritano 

Palazzo Madama- Sala Atelier 

dal 30 Gennaio al 19 Aprile 2015







Installazione Ambiente  Dickinson




Da Artemagazine
03/02/2015
A Torino, il mondo in una tazza
Un percorso dedicato alla storia della tazza, dalle ricche collezioni di arte decorativa di Palazzo Madama

TORINO – Palazzo Madama presenta  Il mondo in una tazza. Storie di porcellana, un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. Filo conduttore dell’esposizione è la tazzina di porcellana: da tè, da caffè e da cioccolata. una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostral’evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca.
Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776. In un’altra vetrina, l’artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l’installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell’artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio.
Vademecum
• Il mondo in una tazza. Storie di porcellana
• Palazzo Madama  Spazio Atelier, secondo piano
• Piazza Castello, Torino
• Martedì – sabato 10.00 – 18.00 domenica 10.00 – 19.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiuso il lunedì


Esistenza di porcellana 2015 carta, porcellana, materie prime







da www.culturaitalia.it


28/1/2015
“Il mondo in una tazza”, una storia della porcellana
Un nuovo percorso museale al Palazzo Madama di Torino racconta l’evoluzione della produzione nel Settecento; lo stesso tema è oggetto di una mostra allestita in contemporanea alla Fondazione Accorsi-Ometto.


Matilde Domestico, Esistenze di porcellana

Il Palazzo Madama di Torino, Museo Civico d’Arte Antica, si arricchisce, dal 30 gennaio al 19 aprile, di un nuovo percorso espositivo dedicato alla storia della tazza, “Il mondo in una tazza. Storie di porcellana”, realizzato attingendo dalle ricche collezioni museali di arte decorativa. Contemporaneamente alla Fondazione Accorsi-Ometto (30 gennaio – 28 giugno) è allestita la mostra “Fascino e splendore della porcellana di Torino”, curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano, con novanta opere provenienti da Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio itinerario cittadino dedicato al tema.
A Palazzo Madama il filo conduttore è un oggetto strettamente legato all’introduzione in Europa di bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana: la tazzina. Esemplari da tè, da caffè, da cioccolata documentano l'evoluzione delle forme e dei decori nelle produzioni delle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese a quelli tratti dai libri di storia naturale, dai paesaggi tratti da incisioni olandesi e tedesche alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca.
Un approfondimento è dedicato, in entrambe le mostre, alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel XVIII secolo: la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 dal sensale torinese Giovanni Vittorio Brodel e dal ceramista di Strasburgo Pierre-Antoine Hannong, poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese Vittorio Amedeo Gioanetti.
Tra le vetrine di interesse, inoltre, quella riservata a Matilde Domestico, artista che da anni ha concentrato la sua ricerca sulla porcellana e che presenta l’installazione Esistenza di porcellana, ispirata alle poesie di Emily Dickinson: l’opera accosta frammenti di carta e di porcellana, parole di acciaio e polvere di marmo, elementi che rimandano all’idea di fabbrica; in sottofondo una base sonora composta dall’elaborazione di rumori meccanici registrati all'interno dell'Industria Porcellane Ipa.